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Nei miei studi sulle tradizioni della Settimana Santa, un grandissimo interesse ha da sempre suscitato in me il fenomeno dei "Vattienti" di Nocera Terinese, cittadina calabrese in provincia di Catanzaro, non molto distante da Verbicaro, anch'essa in Calabria, ma in provincia di Cosenza.
Si può dire che in Italia sono solo questi due i comuni in cui, durante la Settimana Santa, si pratica ancora il rito della flagellazione a sangue.
C'è però, in provincia di Benevento, esattamente a Guardia Sanframondi, un rito analogo che si svolge nel mese di agosto di ogni sette anni e che, pur non facendo parte della Settimana Santa, per l'altissima carica emotiva che trasmette allo spettatore, ha meritato un posto di grande rilievo nei miei interessi legati al fenomeno della flagellazione.
Quello che mi ha colpito maggiormente è il gran numero dei penitenti che si percuotono il petto con un oggetto dalle punte acuminate, procurandosi ferite sanguinanti, durante la processione dell'Assunta; un fenomeno quasi impensabile al mondo d'oggi, che serve da testimonianza a tutti di come, nell'era di internet e delle "camminate nello spazio", ci sia ancora posto, nel cuore dell'uomo, al sacrificio finalizzato a rendere grazie a Dio.
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-.Franco Stanzione
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Periodicamente, a Guardia Sanframondi, si svolge una inusuale manifestazione religiosa nota come i Riti Settennali; i riti vengono celebrati nell'ultima decade del mese di agosto e durano una settimana.
Durante la settimana dei Riti i diversi rioni del comune (Croce, Portella, Fontanella e Piazza) si alternano nei cortei dei misteri, vere e proprie scene raffiguranti episodi dell'antico e del nuovo testamento o inerenti la vita di Santi o dei principi morali. Ogni rione ne rappresenta alcuni ed ha un proprio coro che durante il corteo canta degli inni alla Vergine.
Alla processione della domenica prende parte un numeroso gruppo di penitenti che, in saio bianco e cappuccio, rinnova un antico rito medioevale di flagellazione.
I penitenti, con in una mano una croce di legno e nell'altra un cilicio di sughero irto di aculei, oppure con una spugna piena di aghi bagnata di vino, si percuotono il petto fino a sanguinare. Il rito parte dalla Basilica dell'Assunta, procedendo inizialmente all'indietro per non volgere le spalle alla Madonna.
La lunga teoria dei battenti segue immediatamente il "mistero" di San Girolamo Penitente, ultimo fra quelli del rione Croce.
Le celebrazioni sono state inseriti fra gli otto grandi eventi della regione Campania.
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- Testo tratto da Wikipedia.


GALLERIE FOTOGRAFICHE:

- RITI SETTENNALI DI PENITENZA 2003 (Foto di Natalino Russo, tratte dal dal sito Riti Settennali).

- RITI SETTENNALI DI PENITENZA 2010 (Reportage fotografico a cura di Carlo Farinola - Molfetta).
N.B. - Tutte le foto provengono dall' archivio privato del dott. Franco Stanzione ed è vietato riprodurle senza il suo consenso e/o omettendo di citarne la fonte.

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